La primavera è il periodo delle prime e abbondanti fioriture. Le api laboriose volano sui fiori del prato, del bosco e dei frutteti per produrre nell’alveare un nettare ambrato e zuccherino dalle molte proprietà curative e benefiche.
Le caratteristiche di colore, consistenza e sapore variano a seconda del fiore, in caso di miele monoflorale, o dei fiori, per i mieli millefiori.
La produzione di miele avviene in quasi tutto il Piemonte ed è diversificata in base alle diverse situazioni altimetriche e alla flora che è molto variabile. Si trovano mieli di alta montagna, montagna e pianura. I mieli prodotti in Piemonte possono essere monoflorali o multiflorali in base alle zone. Gli alveari vengono portati in giro in base alle fioriture.
La maggior parte dei mieli delle Dolci Terre è moflorale (acacia, castagno, melata, tiglio, timo, eucalipto, girasole, erba medica e ciliegio), ma si possono gustare anche squisite varietà millefiori dal colore scuro e dal sapore intenso e aromatico.
La storia del miele si intreccia con quella del territorio anche grazie al Marchese Massimiliano Spinola (1780-1857), entomologo e uomo di grande ingegno, al quale si deve l’identificazione dell’Apis mellifica ligustica, o ape italiana. (leggi la sua biografia e la storia della diffusione dell’ape italiana nel mondo sulla pagina a lui dedicata sul sito della Fondazione Spinola).